Dal divario Nord-Sud alla convergenza: il modelo dell'intervento straordinario a l'azione della Cassa per in Mezzogiorno, durante e oltre la golden age = From the North-South gap to the convergence: The model of the extraordinary intervention and the...
DOI:
https://doi.org/10.18002/pec.v0i15.805Palavras-chave:
Dualismo economico e convergenza, Politiche di sviluppo, Nuovo meridionalismo, Storia economica dell'intervento straordinario, Economic dualism and convergence, Development policies, New meridionalism, Economic History of the extraordinary interventionResumo
La storiografia incentrata sul tema della Cassa per il Mezzogiorno è molto ampia e si sviluppa in relazione non solo alle questioni generali riguardanti l’intervento straordinario, ma anche alle molteplici forme di articolazione settoriale e territoriale dell’iniziativa pubblica per la ripresa e lo sviluppo del Sud. Una ricostruzione puntuale delle vicende della Cassa, che per oltre un quarantennio– anche se con diversità di impostazione nelle varie fasi –ha operato come strumento delle strategie per lo sviluppo del Mezzogiorno, richiede un impegno molto approfondito. Tuttavia, anche senza effettuare una dettagliata cronistoria dell’attività dell’Ente, si può ricomporre una visione d’insieme, attraverso l’interpretazione di un modello di intervento pubblico collegato strettamente agli eventi economici concreti e all’andamento dei processi di industrializzazione che hanno interessato i territori meridionali.
La scelta di una prospettiva di lungo periodo, imperniata sull’analisi dell’intervento straordinario nel suo complesso, ha permesso un giudizio più equilibrato su tutta l’epoca dell’azione “aggiuntiva” dello Stato per il recupero del divario meridionale, superando eccessive semplificazioni nella valutazione di quell’esperienza e confutando pareri sommari sui suoi risultati, spesso privi di fondamento. Al tempo stesso, una visione ampia ha fatto emergere un percorso in grado di associare il caso della Cassa per il Mezzogiorno, controverso e difficile, ma considerato anche un modello tra i più avanzati a livello internazionale, a un tema di grande importanza, come quello delle politiche di sviluppo adottate per affrontare i problemi dell’arretratezza economica e per avviare a soluzione i dilemmi del dualismo.
L’analisi effettuata ha provato l’esistenza di un indiscutibile progresso economico nel periodo della golden age. Durante quell’epoca di prosperità non solo si realizzò un notevole avanzamento delle aree del Paese che già possedevano un’armatura industriale, ma si ottenne, contemporaneamente, il risultato, per nulla scontato, di una modernizzazione della struttura economica del Mezzogiorno –attraverso la politica delle opere pubbliche, prima, e dell’industrializzazione vera e propria, poi– nonché, di un recupero del divario accumulato con le regioni settentrionali. In questo modo, l’intervento straordinario, indirizzato verso obiettivi macroeconomici e guidato da una tecnostruttura come quella della Cassa, al tempo stesso autonoma e reattiva alle scelte strategiche del governo, si dimostrò lo strumento più efficace e innovativo per fare dell’Italia intera una potenza industriale. L’allontanamento da questi esiti, nella fase successiva dominata dalla crisi petrolifera e dalle politiche di ristrutturazione industriale, pur determinando una netta inversione di tendenza, non ha messo in discussione il valore dell’esperienza iniziale della Cassa per il Mezzogiorno, capace di aprire la strada alla crescita economica italiana negli anni del boom.
Historiography focusing on the Cassa per il Mezzogiorno is indeed vast and developed not only in regard to the main issues concerning the extraordinary intervention, but also to the various sectorial and territorial articulations public interventions for the recovery of Southern Italy undertook. Achieving a punctual reconstruction of the goings-on of the Cassa, an istitution that, for more than forty years –despite some differences in planning during its various phases– operated as an instrument to implement the strategies focusing on developing Southern Italy, requires a very deep commitment. However, an effective overall view can be reconstructed by interpreting a public intervention model strictly linked to the concrete economic events and to the trends of those industrial processes implemented in Southern Italy, even without going through a detailed chronicle of this entity.
The choice of a long-term perspective, focused on the analysis of the extraordinary intervention in its entirety, allowed for a more balanced evaluation of all the era regarding the “supplementary” actions the Italian State carried out to bridge the gap of its Southern regions, going beyond the exaggerated simplifications plaguing the evaluations of such an experience and confuting those hasty, often baseless, judgments on the results it achieved. At the same time, a wide viewpoint on the matter let a research path emerge, able to link the specific case of the Cassa per il Mezzogiorno, itself difficult and controversial, while being considered one of the most advanced models internationally, with a very significant theme, such as the development policies implemented to tackle the problems of economic backwardness and to begin solving the dilemmas brought by the dualism.
The analysis which was carried out proved the existence of an unquestionable economic progress during the golden age. In that era of prosperity, not only did the areas in Italy already possessing a significant industrial presence experience significant advancement, all the while, the result, by no means granted, of a modernized economic structure in Southern Italy was achieved –first through a policy focused on public works and then by true forms of industrialization– and of a significant recovery of the gap the area had towards the Northern regions of Italy. Thus, the extraordinary intervention, focused on macroeconomic goals and driven by a technical structure such as the Cassa, itself autonomous and reacting towards governmental choices at the same time, revealed itself to be the most effective and innovative tool in turning the whole of Italy into an industrial power. The departure from such results in the following phase, dominated by the oil crisis and by the policies of industrial reconstruction, despite triggering a significant trend inversion, never questioned the value of the Cassa per il Mezzogiorno’s initial experience, which was able to open and show the way to economical growth, during the Italian boom years.
Downloads
Referências
Ballini, P.L. Alcide De Gasperi (1881-1954), in Istituto Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi nella storia d’Europa, Percorsi, La biografia, Le riforme: la riforma agraria, l’INA-Casa, la Cassa per il Mezzogiorno, l’ENI, la riforma tributaria, http://www.degasperi.net/navipage_percorsi.php?id_cat= p1&id_bio=b7&id_bio_sub=9
Cafiero, S. (1975). La nascita della «Cassa». In M. Annesi, P. Barucci e G.G. Dell’Angelo (a cura di), Studi in onore di Pasquale Saraceno. Milano: Giuffrè.
Cafiero, S. (2000). Storia dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno (1950-1993). Manduria-Bari- Roma: Piero Lacaita Editore.
Cafiero, S. e Marciani, G.E. (1991). Quarant’anni di intervento straordinario (1950-1989). Rivista Economica del Mezzogiorno, V (2), 249-274.
Carlyle, M. (1962). The awakening of southern Italy. London: Oxford University Press.
Clark Carey, J.P. e Carey, J.P. (1955). The South of Italy and the Cassa per il Mezzogiorno. The Western Political Quarterly, 8(4), 569.
D’Antone, L. (1995). L’«interesse straordinario» per il Mezzogiorno (1943-1960). Meridiana, 24 [ora in Radici storiche ed esperienza dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno, Napoli, Bibliopolis, 1996].
Daniele, V. e Malanima, P. (2007). Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861- 2004). Rivista di Politica Economica, III-IV, http://www.paolomalanima.it/default_file/Articles/Daniele_%20Malanima.pdf.
Daniele, V. e Malanima, P. (2011). Il divario Nord-Sud in Italia 1861-2011. Czech Republic: Soveria Mannelli, Rubbettino Editore.
Felice, E. (2007). Divari regionali e intervento pubblico: per una rilettura dello sviluppo in Italia. Bologna: Il Mulino.
Friedmann, J.A. (2007). Spatial framework for urban policy: New directions, new challenges. In OECD International Conference, “What policies for globalizing cities? Rethinking the urban policy agenda”, Madrid, 29-30, marzo 2007, p.2, http://www.oecd.org/dataoecd/11/ 20/40077325.pdf
Kawka, R. (2007). Regional disparities in the GDR: Do they still matter? In S. Lentz (Ed.), German annual of spatial research and policy: Restructuring Eastern Germany. Berlin, Heidelberg: Springer Verlag.
Kennedy, P.M. (1987). The rise and fall of the great powers: economic change and military conflict from 1500 to 2000. New York (NY): Random House.
Lepore, A. (2011). La valutazione dell’operato della Cassa per il Mezzogiorno e il suo ruolo strategico per lo sviluppo del Paese. Rivista Giuridica del Mezzogiorno, XXV(1-2), 281-317.
Marciani, G.E. (1993). La spesa della Cassa e dell’Agenzia per il Mezzogiorno nei quarantatré anni dell’intervento straordinario. Rivista Economica del Mezzogiorno, VII(3), 673-689.
Moro, F. (1993). Le spese dell’Agenzia per il Mezzogiorno per categorie economiche e per regioni. Rivista Economica del Mezzogiorno, VII(3), 691-711.
Myrdal, G. (1967). Economic theory and underdeveloped regions. London: Duckworth.
Pescatore, G. (1983). I caratteri della questione meridionale. Apulia, IV, http://www.bpp.it/Apulia/ html/archivio/1983/IV/art/R83IV003.html
Pescatore, G. (2008). La «Cassa per il Mezzogiorno». Un’esperienza italiana per lo sviluppo. Bologna: il Mulino.
Podbielski, G. (1978). Venticinque anni di intervento straordinario nel Mezzogiorno. Milano: Giuffrè.
Ruffolo, G. (2009). Un paese troppo lungo. L’unità nazionale in pericolo. Torino: Einaudi.
Saraceno, P. (1981). Gli interventi del primo IRI: dallo smobilizzo delle grandi Banche alla proposta di legge bancaria, 1933-1936. Banca, Borsa e Titoli di Credito, anno XLIV, Nuova Serie, XXXIV, fasc. III, 302.
Saraceno, P. (1983). Trent’anni di intervento straordinario (1951-1980). Studi SVIMEZ, XXXVI(3-4), 97-98.
Saville, L. (1968). Regional economic development in Italy. Edinburgh: Edinburgh University Press
SVIMEZ (2012). 150 anni di crescita, 150 anni di divari: sviluppo, trasformazioni, politiche. L. Bianchi, D. Miotti, R. Padovani, G. Pellegrini, G. Provenzano (a cura di), in SVIMEZ, Nord e Sud a 150 anni dall’Unità d’Italia, Roma, Quaderni SVIMEZ, Numero speciale, 2012.
SVIMEZ (2011). 150 anni di statistiche italiane: Nord e Sud 1861-2011. A. Giannola, A. Lepore, R. Padovani, L. Bianchi, D. Miotti (a cura di). Bologna: Il Mulino.
SVIMEZ (2001). Il Mezzogiorno e la politica degli aiuti. R. Padovani, F. Moro e L. Bianchi (a cura di), in Informazioni SVIMEZ, 1-3, 3-5.
SVIMEZ (1998). Rapporto 1998 sull’economia del Mezzogiorno. Bologna: Il Mulino.
SVIMEZ (1999). Rapporto 1999 sull’economia del Mezzogiorno. Bologna: Il Mulino.
Sylos Labini, P. (2003). Scritti sul Mezzogiorno (1954-2001). Manduria-Bari-Roma: Piero Lacaita Editore.
Downloads
Publicado
Como Citar
Edição
Seção
Licença
Copyright (c) 2012 Amedeo Lepore
Este trabalho está licenciado sob uma licença Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.
Los autores que publican en esta revista están de acuerdo con los siguientes términos:- Los autores ceden de forma no exclusiva los derechos de explotación (reproducción, distribución, comunicación pública, transformación) a la Universidad de León, por lo que pueden establecer, por separado, acuerdos adicionales para la distribución no exclusiva de la versión de la obra publicada en la revista (por ejemplo, alojarlo en un repositorio institucional o publicarlo en un libro), con un reconocimiento de su publicación inicial en esta revista.
- Este trabajo se encuentra bajo la Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License. Puede consultarse desde aquí la versión informativa y el texto legal de la licencia.
- Se permite y se anima a los autores a difundir electrónicamente las versiones pre-print (versión antes de ser evaluada) y/o post-print (versión evaluada y aceptada para su publicación) de sus obras antes de su publicación, ya que favorece su circulación y difusión más temprana y con ello un posible aumento en su citación y alcance entre la comunidad académica.